Mi chiamo Eleonora e da quattro anni vivo in Germania. Sono una blogger e gestisco la pagina “La mia vita in valigia”, una guida per chi vuole trasferirsi in Germania o per chi vuole maggiori informazioni su questo Paese.

Il mio trasferimento è stato tutt’altro che premeditato. Anzi, a dire il vero, la Germania a me non piaceva nemmeno molto. O almeno era quello che credevo prima di averla visitata.

Nel settembre 2011, con la spensieratezza dei miei ventisei anni, decisi di farmi un viaggio oltralpe. Presi il mio inseparabile zaino, lo riempii con pochi stracci e partii alla volta di Francoforte. Vagabondai per una quindicina di giorni in terra teutonica, innamorandomi ogni giorno sempre più di ciò che incontravo e decisi di rimanere qualche settimana ancora. Poi le settimane sono diventate mesi, i mesi anni e infine ho deciso di restare.

In Italia non avevo un vero lavoro né un mestiere in mano. Come molti altri, cercavo di reinventarmi ogni giorno cambiando spesso posto di lavoro, mansioni e anche città. Forse per questo, alla fine, non ho mai sentito una grande nostalgia di casa. Il segreto in realtà sta nel sapersi portare sempre con sé un pezzo di quello che si lascia alle nostre spalle: una foto, un ricordo, una canzone. In questo modo quel posto, quelle persone, quei momenti rimangono sempre con noi.

la mia vita in valigia (10)


La Germania non è perfetta. Nessun luogo del mondo è perfetto. Però qua ho trovato molte cose che cercavo: educazione, efficienza, precisione, professionalità. Poi, ho trovato anche l’amore. A essere sinceri, ho trovato anche un freddo glaciale in inverno al quale ancora non sono riuscita ad abituarmi, ma rimango ottimista.

Inizialmente le difficoltà sono un po’ le stesse per tutti. Prima tra tutte la lingua, soprattutto perché il tedesco è una lingua abbastanza lontana dall’italiano. Conoscevo però altre lingue e avevo un solido metodo di studio quindi anche imparare il tedesco non è stato troppo difficile. La seconda difficoltà sta nel doversi abituare a nuove regole, nuovi ritmi, imparare a conoscere una società con una cultura diversa dalla nostra. C’è una freddura carina che circola in Germania: “sapete quanti tedeschi servono per cambiare una lampadina? Uno. Siamo efficienti e non abbiamo senso dell’umorismo”. Ecco, più o meno è vero.

Per il resto, integrarsi non è difficile. I tedeschi alla fine sono persone cordiali e amichevoli, al contrario degli stereotipi e dei luoghi comuni. Ho avuto la fortuna di incontrare sempre persone socievoli e solidali e una di queste l’ho sposata.

Non credo che tornerò mai in Italia, se non per le vacanze e per andare a trovare le persone care che vi ho lasciato. Qua ho tutta la mia vita, il mio lavoro, la mia nuova famiglia. Potrei ancora trasferirmi all’estero, forse, se la mia famiglia mi seguisse. Ma in Italia no. Ho già fatto questa esperienza e non ne sono uscita molto soddisfatta.

I miei figli però sono bilingui. Adesso sono ancora piccoli ma cercherò di trasmettere loro quella cultura italiana un po’ radicata in me, la bellezza della nostra cultura, della nostra letteratura, il gesticolare spasmodico, le domeniche a pranzo per ore e ore insieme, le ricette che mi hanno insegnato mia mamma e mia nonna. Anche perché, diciamoci la verità, pasta e ketchup non si può sentire.

Per concludere, un consiglio a chi è indeciso: parti, prova, esplora! Fa’ che la curiosità e la fame di conoscenza ti portino altrove. Viaggia più che puoi, al giorno d’oggi ci sono molti modi per spostarsi e alloggiare quasi a costo zero e nel mio blog ho spiegato come. Se sei insoddisfatto, torna. Se sei appagato rimani. Ma viaggia! Niente ti renderà più ricco di viaggiare e conoscere nuove culture. Buona fortuna!

 


By Lorena

Ho fatto partire Multicoolty Italia.
Amo viaggiare ed adoro il cinema e i libri. Sono una ragazza solare e molto sportiva: in particolare gioco a calcio da una vita e sono una fanatica milanista. Mi piace scrivere e scattare fotografie!

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