“Si svegliano quando è ancora buio; ammassati nei furgoni percorrono un labirinto di strade sterrate fino ai campi dove lavorano a testa bassa per oltre dieci ore. Sono i braccianti della grande piana del pomodoro italiano. Migliaia di migranti africani condannati dalla mancanza di alternative ad nutrire il grande serbatoio di lavoro nero che sostiene i profitti dell’industria agroalimentare. Non conoscono buste paga, contratti né diritti. Vengono reclutati dai loro stessi connazionali, i “capineri”, dietro a cui si nasconde il “padrone bianco”. Due facce della stessa medaglia, quella di un sistema che dal 2011 la legge riconosce come reato, ma che nelle campagne italiane è ancora la regola.”

Video da ZaLab.org


By Eve

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