Mi chiamo Melania ho 28 anni, 29 tra pochi giorni… amo viaggiare, stare in buona compagnia e il 30 aprile del 2015 sono partita per la mia prima avventura all’estero. Biglietto di sola andata con una valigia piena di sogni, speranze, delusioni e amarezze e con tanta voglia di mettermi alla prova. In sfida con me stessa.
La mia avventura è iniziata all’aeroporto di Catania dove sono rimasta bloccata per ben sei ore nel terminal causa piccolo incidente aereo, arrivo in serata a Londra Gatwick lì ad aspettarmi una piccola bambina con il padre, piccola parte di quella che dal momento in poi sarebbe diventata la mia host family.
Di cosa ti occupavi in Italia?
Passavo da un lavoro a un altro, con lunghi momenti di pausa, lavori che non mi portavano a nulla ma solo a mantenermi per le mie piccole esigenze di ragazza di 28 anni che vive ancora con mamma e papà, con tante incertezze sul proprio futuro.
Ero stanca di vagare a vuoto senza senso e senza meta; ero spenta, non vedevo nessuna prospettiva di cambiamento e/o crescita ed ho sentito l’esigenza di cercare altro e altrove. Da sempre ho avuto voglia e desiderio di vivere un’esperienza lavorativa all’estero, pentita da qualche buona opportunità che mi sono lasciata scappare quando ero più giovane. Così spinta da questa voglia di cambiamento, mi sono documentata sulle diverse opportunità e ho scelto di partire come ragazza alla pari. Così ho iniziato a cercare “la mia futura famiglia ospitante” “host family” e dopo un paio di mesi ho trovato quella che mi ha “colpito”, quindi ho subito prenotato un volo di sola andata per Londra.
Perché hai scelto Londra?
Ho scelto Londra come destinazione per migliorare le mie conoscenze linguistiche di una lingua che ai giorni nostri è essenziale e ovviamente il desiderio di vivere vicino a una grande metropoli che è Londra.
Conoscevi già le lingue straniere?
Avevo una conoscenza base della lingua, una conoscenza scolastica, il viverla e parlarla quotidianamente è un’altra cosa e non ti nascondo che ancora ho problemi 😀
Cosa ti aspettavi di trovare fuori dall’Italia?
Più possibilità di crescita a livello professionale, più opportunità
Le tue previsioni sono state soddisfatte?
Sin in parte, il viaggio è appena iniziato i progetti sono tanti e sono solo all’inizio della mia avventura.
Cosa fai adesso?
Finita la mia esperienza di ragazza alla pari sono rientrata per un breve periodo in Italia, da lì ho poi trovato lavoro in un hotel dove sto attualmente lavorando come cameriera.
Quali sono state le difficoltà iniziali e come le hai superate?
Beh, un ambiente di lavoro specie se multiculturale è pieno di molte differenze e problematiche e integrarmi è stato difficile, il primo periodo abbastanza pesante duro e solitario ma adesso va meglio ho stretto amicizia con delle mie colleghe e spesso usciamo e andiamo in giro insieme… lavoro permettendo!
Ti sei integrata in Inghilterra? E dopo quanto tempo?
Sto iniziando ad integrarmi adesso, dopo quasi 4 mesi, queste avventure sono spesso accompagnate da periodi di solitudine.
Cosa ti piace e cosa meno della città che ti ospita?
E’ un piccolo paesino non tanto diverso da quello che ho lasciato… spero di trasferirmi a breve in una città; ci sto lavorando su.
Ti manca la tua città natale? Cosa o chi?
Mi manca la mia famiglia, i miei genitori e gli amici, il viverli giorno per giorno. Strano a dirlo ma manca il quotidiano che spesso in passato annoiava. Mi manca rientrare a casa e parlare con i miei, uscire con gli amici, mi manca il mare siciliano e il calore delle persone.
Cosa diresti a chi è rimasto in Italia e quali consigli a chi vuol vivere all’estero?
A chi è rimasto e vuole rimanere dico di continuare a lottare e di non arrendersi, l’Italia ha tanto da offrire e può dare tanto a noi giovani.
A chi vuole provare un’esperienza all’estero dico di buttarsi, di provare, perché è un’esperienza bellissima da vivere qualunque siano i vostri obiettivi.
Pensi mai di ritornare un giorno?
Hmm… non so dipende dalle opportunità che mi si presenteranno, comunque non lo escludo.
Come e dove ti immagini in futuro?
In giro per il mondo a scoprire nuove città, Paesi, culture e lingue. Viaggiare è una sorta dipendenza, inizi e non puoi più fermarti. Avrò visitato almeno dieci città in pochi mesi, tra cui due capitali. Magari non è molto ma posso recuperare il tempo perduto.
Immagini i tuoi figli e nipoti che parlano una lingua straniera anziché l’italiano?
Lo spero e me lo auguro, parlare più di una lingua straniera al giorno d’oggi è importantissimo.
Londra è multiculturale?
Si lo è, ma adesso qui sto vivendo anche il razzismo; cosa che non ho trovato nel sud ovest della Gran Bretagna. Sto vivendo nell’Inghilterra che vuole uscire dall’Europa e lo sto sentendo anche sulla mia pelle
Differenze tra l’Italia e la Gran Bretagna?
Più opportunità e meno incertezza nel futuro, possibilità di crescita professionale grazie a corsi e alle enormi richieste lavorativa.