Non voglio parlarvi di trucchi per diventare poliglotti, nè affascinarvi con false promesse sui risultati dei miei metodi di apprendimento: imparare una lingua e continuare a migliorarne la conoscenza dipende unicamente da voi. I consigli che seguono sono piuttosto una serie di considerazioni personali su alcune abitudini (e non solo) che possono aiutare a sviluppare la conoscenza di una lingua.

Una postilla: credo che lo studio delle lingue debba nascere da curiosità e interesse, perchè sono convinta che questi siano anche il miglior motore motivazionale in grado di mandare avanti il nostro apprendimento. Una lingua sarà anche uno strumento per poter comunicare, ma è prima di tutto una creatura viva, che si arricchisce di nuove espressioni nel tempo e cambia grazie al contatto con altre parlate. Per questo va ascoltata e capita (più che letta sui libri di testo, dove è già un po’ più fossile), ma soprattutto ognuno deve trovare l’approccio mnemonico che più fa al caso proprio. Dai risultati che da parte mia ho visto sul lungo periodo ecco alcune suggerimenti che spero vi aiuteranno a rifletterci e a trovare un vostro metodo.

Approccio visivo

Per aiutare il nostro cervello a memorizzare soprattutto vocaboli, ma anche verbi e strutture grammaticali, può servire piazzargli davanti quanto più possibile appunti scritti di nostro pugno (mettendoli per iscritto a mano si imprimono meglio nella memoria) e contenuti con cui dobbiamo venire a contatto possibilmente tutti i giorni. Alcuni esempi:

  • Impostare la lingua di telefono, software vari e social network nell’idioma che abbiamo intenzione di imparare o migliorare
  • Fare la lista della spesa in lingua
  • Attaccare post-it per casa: classico esempio è quello di scrivere sopra le cose il loro nome in lingua straniera o trascrivere strutture che facciamo fatica a memorizzare e metterle dove ci cade spesso lo sguardo (tipo davanti alla tazza quando siamo al bagno)

Approccio dilettevole

Che sia la narrativa, la cinematografia o la musica che vi appassiona, trovate un ponte che vi faccia da tramite nella lingua che volete imparare. Una cosa che consiglio sempre è di cercare canzoni in lingua, tradurre i testi, ma soprattutto cantarli!Questo aiuta a memorizzarli e, non direste mai, migliora sensibilmente la pronuncia!img_0114


E’ così che ho iniziato a studiare tedesco con la musica, imparando testi di canzoni e scoprendo un genere, il rap, che in italiano nemmeno mi piaceva tanto (una volta avvicinatami al mondo teutonico però non ho potuto fare a meno di apprezzare anche la controparte oltralpe). Per chi volesse fare altrettanto non solo per il rap e non solamente per il tedesco, ma anche per inglese, francese e polacco consiglio Rap Genius, un sito dove è possibile trovare testi abbinati a video delle canzoni, divisi per generi e soprattutto con spiegazioni a lato, ovviamente in lingua.

Se invece di musica siete appassionati di lettura allora leggete libri, o guardate tv e film in lingua se siete per il cinema, altrimenti datevi alla radio, seguite qualche rivista online o tenetevi aggiornati con le news in lingua. Trovate il vostro ambito e incominciate, ce n’è per tutte le tasche!

Approccio didattico

Ha indubbiamente i suoi vantaggi, anche se all’apparenza è un po’ barboso e richiede forse più  dedizione. Per intenderci: dalla grammatica non si scappa, sta a voi vedere come farvela amica! Se siete per un apprendimento tipo “libro-di-testo-alla-mano”, ben venga! In caso contrario, la grammatica aiuta a non andare solo per imitazione, bensì a capire la struttura e il funzionamento della lingua per poter parlare e scrivere in modo più autonomo.

La cosa migliore sarebbe poter disporre di strumenti (e/o docenti) in grado di farci immergere completamente nella lingua (sto parlando dell’avere lezioni con madrelingua o libri di testo senza una sola parola di italiano). Un esperimento che ho fatto a livello didattico, e che devo dire è andato a buon fine, è stato studiare una terza lingua attraverso una lingua straniera che conoscevo già: è successo quando ho frequentato un corso di cinese a Berlino, dove la lingua di insegnamento era il tedesco. E’ un’impostazione mentale che richiede abitudine, ma dà l’opportunità di tenere in esercizio e migliorare due idiomi in una volta. Il giorno in cui vi scontrerete con una parola che non sapete l’avrete imparata in due lingue!

Approccio sociale

Che c’è di più pratico del parlare con le persone in lingua straniera? C’è chi non si sente mai abbastanza pronto o teme il giudizio altrui: se iniziate a studiare lingue amici miei, parliamoci chiaro, è un blocco non solo superabile, ma che dovete superare!!! Se può aiutarvi sappiate che è anche estremamente utile esercitarsi a pensare in lingua, ripetendo tra se e se anche solo le piccole azioni quotidiane, fino ad arrivare a seguire il corso dei propri pensieri finalmente in lingua. Si può!

Ora però arriviamo alla vera chiave di volta, quel tassello che secondo me regge in piedi tutta la baracca e che non solo vi costringe ad imparare una lingua, ma non ve la fa scordare tanto facilmente e vi ci tiene attaccati come la mosca al miele.

Sto parlando del farsi degli amici o trovarsi un partner straniero! Dovete arrivare a conoscere persone che parlano la lingua che volete imparare, ma soprattutto fondare il vostro rapporto su di essa. Badate, non necessariamente madrelingua, bensì persone con cui tenere contatti in lingua! Se sarete in grado di sviluppare buoni rapporti e rimanere in contatto con loro, ragazzi, è fatta! Avrete trovato qualcuno con cui vi servesapere la lingua per comunicare: se sfumano le vostre conoscenze, anche il rapporto è pian piano destinato a consumarsi. 

Prima di andare in Cina avevo un blocco nel parlare cinese e davvero non riuscivo ad immaginarmi come poter migliorare la mia fluenza. Se non fosse che ho presto conosciuto un mucchio di coreani che d’inglese ne sapevano quasi zero, con cui non avevo altro intermediario che il cinese: ragion per cui ho dovuto fare i conti con il tanto paventato mostro che rappresenta questa lingua alle orecchie di molti. Ma col tempo ci ho guadagnato tanto in sicurezza in me stessa quanto in nuove amicizie!

L’apprendimento linguistico alla fine dei conti è tutta una questione di motivazione:se non arriva da sola o non riuscite a trovarla, allora dovete essere voi a crearvela.
Lo studio da autodidatta funziona solo se abbinato ad una pratica diligente o ad una necessità concreta che metta in atto le conoscenze acquisite. Ma lasciatele a languire e  si sopiranno fino a nuova sessione di refreshing. Se vi va bene. Se vi va male e il vostro cervello ha bisogno di più RAM, allora fate i conti di scordarvele del tutto.

Consiglio BONUS

Lasciate a casa l’orgoglio. Direte, orgoglioso chi? Sì, tu! Tutte le volte che non hai provato a lanciarti in una battuta per timore di sbagliare, per paura dell’opinione degli altri o di farci una brutta figura dove potevi anche evitarlo. Metti da parte l’orgoglio di poter sembrare un cretino per non saperti esprimere pienamente nella lingua con cui stai facendo i conti: solo gli ignoranti credono che chi non parla bene una lingua straniera sia uno stupido.

Perchè in fin dei conti è questo che ci frena: la sensazione di sentirci degli idioti quando non abbiamo i mezzi per farci capire. Perchè avere la capacità di esprimere quello che vogliamo ci dà la presunta sicurezza di non essere fraintesi. Bè eccovi un’altra perla: la dedizione e la pazienza premiano gli audaci! Comodo restare nel proprio recinto senza rischiare di metterci la faccia: chi non prova sulla sua pelle quel senso di inferiorità e non accetta di poter fare errori è destinato a non migliorare realmente.

Sbarazzatevi di un po’ di orgoglio, non solo non vi serve, ma vi ostacola. Non avete nulla da perdere facendo figure di merda nell’imparare una lingua: sono proprio i momenti imbarazzanti le vere lezioni di vita che vi rimangono impresse per sempre. E’ da quando in tedesco ho confuso “schwül” (afoso) con “schwul” (omosessuale) che ho finalmente imparato a dare peso all’Umlaut.

Ricordatevi che nessuno è arrivato quando si tratta di imparare davvero una lingua. Per acquisirne una certa padronanza esistono stratagemmi che possono mettere sulla buona strada: ma ognuno deve trovare la propria e per quanto possa offrirvi le mie opzioni, siete voi a dover trovare il giusto compromesso che fa al caso vostro.

Buona fortuna e dateci dentro!


Post da Fiorella – nuova collaboratrice di Multicoolty Italia

Reprinted with the permission of Fiorella from cronache di viaggi.


By Fiorella

Poliglotta e viaggiatrice improvvisata, adoro vivere a contatto con gente di quanti più paesi possibili. Mi piace scrivere e da quando vivo all'estero e viaggio con regolarità ho modo di condividere le mie avventure con chi mi segue da casa.